Attivista 5s, tradito un sogno ora si torni a origini – Campania

Attivista 5s, tradito un sogno ora si torni a origini – Campania

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Fatto ricorso perchè “ignorata la base.Grillo?Sbaglia a fidarsi”


(di Armando Petretta) (ANSA) – NAPOLI, 07 FEB – “La soddisfazione per il reclamo accolto non cancella la delusione per il sogno tradito: ora spero che il Movimento torni alle origini, ma bisogna essere realisti. Ormai siamo diventati un partito e non credo succederà”. Liliana Coppola è uno dei tre attivisti napoletani (gli altri due sono Steven Hutchinson e Renato Delle Donne), ad aver presentato il reclamo accolto oggi dal Tribunale di Napoli sulla validità delle procedure che hanno portato lo scorso agosto all’elezione di Giuseppe Conte alla guida del M5s. “Da quando si è diffusa la notizia ho il telefono tempestato di messaggi, tutti di attivisti che si congratulano – spiega all’Ansa l’ex candidata alla Municipalità di Fuorigrotta e tuttora iscritta al movimento -. Io nel M5s ci ho sempre creduto, fin dall’inizio, dal meet up nel 2006. Oggi sono delusa, decidono tutto a Roma senza coinvolgere la base e così è stato anche ad agosto”.
    “Agli Stati Generali – ricorda – si era deciso per un direttivo composto da 5 o 7 persone. Facemmo delle riunioni, consultazioni che terminavamo all’una di notte. Tutti d’accordo per un organismo collegiale. Poi ad agosto, in pieno periodo estivo, con la gente al mare, apprendiamo che bisognava eleggere un capo unico. Prospettiva che vedeva la base in larga parte contraria dopo l’esperienza negativa di Di Maio prima, e Crimi poi. Ci sembrò tutto sbagliato e così è nato il reclamo. Non potevamo avallare quella operazione fatta in quattro e quattr’otto con lo statuto da leggere sul cellulare mentre eravamo in vacanza e senza averne il tempo necessario. Ci trovammo dinanzi ad un quadro stravolto. Era tutto sbagliato”.
    Nonostante quella delusione Liliana Coppola è rimasta iscritta al Movimento: “Ma non ci credo più, e seguo con distacco. Ma non rinnego nulla: non avevo mai fatto politica attiva, e mi ero avvicinata con entusiasmo al movimento perché vedevo qualcosa di diverso”. Ora non lo è più, ma “Conte non è l’unico colpevole.
    Tutte le strategie sulle ultime Comunali di Napoli sono state decise a Roma, la base è stata ignorata. Troppe scelte calate dall’alto l’anno e poco dibattito interno. Beppe Grillo? Ho sempre avuto la percezione che lui non segua tutto direttamente, ma che sbagli a fidarsi dei big del partito”.
    Per il futuro Liliana non si fa troppe illusioni: “Auspico un esame di coscienza e che si torni alle origini, ma sono scettica sul fatto che avverrà”. (ANSA).
   

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